«L’impatto sarà maggiore per i settori più a valle, cioè gli utilizzatori di commodity, e per quelli che fanno più ampio uso delle materie prime con i rialzi maggiori e più duraturi». Analisi e commento di Ciro Rapacciuolo, Centro Studi Confindustria
Daveri: «Si lavori non solo per la quantità, ma anche per qualità della ripresa»
Per il professor Francesco Daveri, economista ed editorialista de Lavoce.info, il rischio da scongiurare è che – una volta allentata finalmente la morsa della crisi economica – tornino su un po’ i fatturati anche sul mercato interno (sull’estero sono già tornati ai livelli pre-crisi), senza che questo crei però posti di lavoro sufficienti, cioè senza riuscire a riassorbire i tre milioni di disoccupati e il 40% di occupazione giovanile. Per questo, a suo avviso, Confindustria e i sindacati fanno bene ad insistere su una riduzione del cuneo fiscale sul lavoro che non sia solo simbolica