Ovunque vada, la “macchina attoriale” chiamata Carmelo Bene mostra sempre una “consapevolezza” degli strumenti che scorrerà parallela al suo “stare in scena”: cinema, radio, televisione, spettacoli teatrali, “letture” poetiche per Dante, Leopardi, Campana. Ancora oggi resta un caso unico nella storia della comunicazione creativa