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Il presidente di Confindustria Caserta: «Negli ultimi anni la politica ha favorito una narrazione del mondo dell’industria non fedele alla realtà, identificando gli imprenditori non come veicoli di sviluppo ma considerandoli con un certo fastidio»
Il presidente di Confindustria Caserta: «Negli ultimi anni la politica ha favorito una narrazione del mondo dell’industria non fedele alla realtà, identificando gli imprenditori non come veicoli di sviluppo ma considerandoli con un certo fastidio»
Per il presidente dell’Unione Industriali Napoli «la grande anomalia di questo Paese è che si cercano improbabili forme di riequilibrio di spesa a vantaggio di chi, già oggi, ha un’economia più florida»
Dietro l’appello firmato dalle Confindustrie italiana, francese e tedesca una precisa idea di società, aperta e inclusiva, e alcune questioni da affrontare con urgenza come la riduzione dei divari tra territori, imprese e persone puntando sul lavoro, innanzitutto giovanile, e riattivando l’ascensore sociale facendo leva sulla formazione
Confindustria Salerno ospiterà i lavori del workshop organizzato da UniCredit
Il fatto che tuttora la politica non abbia scelto di investire massicciamente nella ricerca, nella scuola e nell’università, predisponendo il capitale umano necessario, è una delle debolezze competitive fondamentali cui dovremmo trovare rimedio
La migliore risposta alla precarietà sta in una vera e propria politica per il lavoro e nella formazione umana e professionale dei nostri giovani che non chiedono di essere assistiti ma di avere un’opportunità per dimostrare quanto valgono senza essere costretti a cercare fortuna altrove
Appuntamento al Teatro Verdi lunedì 26 novembre alle ore 15.00 per l’Assemblea Pubblica di Confindustria Salerno
Da interviste effettuate dall’ISTAT, nell’ambito dell’indagine sulla sicurezza dei cittadini 2015-2016, è emerso che il 7,9% delle famiglie italiane è stato coinvolto, almeno una volta nella vita, in dinamiche corruttive. Gli ambiti più a rischio sono quello lavorativo, sanitario e degli uffici pubblici
Anche per i lavoratori atipici, inclusi quelli della gig economy e delle piattaforme digitali, la CES ritiene che la soluzione non sia il salario minimo, ma un contratto degno
L’individuazione dei contratti di riferimento delle varie categorie sarà la chiave di volta per dare certezza alle imprese ed evidenza ai lavoratori in merito ai loro diritti