La sola facilitazione delle regole del mercato del lavoro non è di per sé sufficiente a determinare l’aumento dell’occupazione ma senz’altro è un buon inizio che garantisce quanto meno quel sistema di flessibilità regolata proficua per imprese e lavoratori
“Garanzia Giovani Campania”, a disposizione 650 milioni
Presentato il programma regionale “Garanzia Giovani Campania”. Dal 1° maggio 2014 i giovani della Campania potranno iscriversi al portale www.cliclavoro.lavorocampania.it per aderirvi
L’esperto responsabile della sicurezza in Risonanza Magnetica
Le differenze tra due figure professionali specifiche: il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile: chi fa cosa e perchè
L’esperto responsabile della sicurezza in Risonanza Magnetica
Le differenze tra due figure professionali specifiche: il Medico Responsabile e l’Esperto Responsabile: chi fa cosa e perchè
L’articolo 18 dopo la Riforma Fornero
Nella materia dei licenziamenti disciplinari resterebbe intatta la fondamentale norma di cui all’articolo 2106 del codice civile: il Giudice non è tenuto solo ad accertare l’effettiva sussistenza del fatto contestato nella sua materialità, ma deve valutare – fra l’altro – oltre ai profili soggettivi di dolo e colpa, anche se esso risulti così grave da giustificare l’applicazione della sanzione del licenziamento disciplinare con la conseguente risoluzione del rapporto di lavoro
Revisiting Taylor, cento anni dopo. Il libro che ha sconvolto un secolo
Riccardo Giorgio Zuffo, docente di Psicologia del Lavoro e delle Organizzazioni all’Università di Chieti e Pescara, nel suo ultimo libro “Revisiting Taylor”, edito da Franco Angeli, propone una interessante riflessione su quanto oggi resti dell’esperienza, delle concezioni e dei valori dell’“uomo di Philadelphia”. Di quanto siano ancora forti le influenze del pensiero originario di Frederick W. Taylor sul lavoro, l’organizzazione e i modelli di management, ma anche di molto altro, abbiamo parlato con l’autore in un’intervista.
La disciplina degli intervalli tra contratti a tempo determinato: facciamo il punto
Dal 28 giugno 2013 è sufficiente rispettare un intervallo di 10 o 20 giorni a seconda che il primo contratto abbia una durata fino a 6 mesi o superiore. Il nuovo termine di intervallo si applica anche se il precedente contratto era sorto prima dell’entrata in vigore della nuova normativa
Legge di Stabilità: cosa cambierebbe per lavoro, fisco ed enti locali
Il 15 ottobre l’Esecutivo Letta ha finalmente dato il via libera alla Legge di stabilità per il 2014, deliberando il disegno di legge che ha un valore complessivo di 11,5 miliardi per il 2014, 7,5 miliardi per il 2015 e 7,5 per il 2016. Il testo – dopo essere stato già inviato all’Europa – ora […]
Laterza sui Fondi Ue: «Impresa e lavoro dovranno essere il “ponte” tra la vecchia e la nuova programmazione»
Per il Vice Presidente per il Mezzogiorno di Confindustria, Alessandro Laterza, se l’Italia vuole tornare ad essere un grande paese industriale è fondamentale che i quasi 30 miliardi di fondi assegnategli – di cui i 2/3 destinati alle regioni del Sud – contribuiscano al rilancio di una rinnovata politica industriale basata sul manifatturiero, che valorizzi i settori del turismo, dei servizi, della cultura, dell’agroindustria e favorisca il progressivo spostamento delle imprese verso produzioni più efficienti e ad alto valore aggiunto. Dovranno altresì promuovere l’occupazione e la riduzione del cuneo fiscale, nonché rilanciare gli investimenti infrastrutturali attraverso programmi equilibrati tra grandi medie e piccole opere
Daveri: «Si lavori non solo per la quantità, ma anche per qualità della ripresa»
Per il professor Francesco Daveri, economista ed editorialista de Lavoce.info, il rischio da scongiurare è che – una volta allentata finalmente la morsa della crisi economica – tornino su un po’ i fatturati anche sul mercato interno (sull’estero sono già tornati ai livelli pre-crisi), senza che questo crei però posti di lavoro sufficienti, cioè senza riuscire a riassorbire i tre milioni di disoccupati e il 40% di occupazione giovanile. Per questo, a suo avviso, Confindustria e i sindacati fanno bene ad insistere su una riduzione del cuneo fiscale sul lavoro che non sia solo simbolica