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Tre gli strumenti giuridici attraverso i quali riportare in Italia una società estera, ciascuno dei quali – date le complessità e le ricadute – richiede un approfondito esame prima di farvi ricorso
Tre gli strumenti giuridici attraverso i quali riportare in Italia una società estera, ciascuno dei quali – date le complessità e le ricadute – richiede un approfondito esame prima di farvi ricorso
Nonostante la sua indiscussa validità resta uno strumento frammentato, quasi labirintico che, per la sua concreta applicazione, renderà necessario l’intervento chiarificatore dell’Agenzia delle Entrate
Per ovviare a complicazioni bilancistiche, è necessario che il controllo di gestione funzioni alla perfezione
Occorre evitare il paradosso che progetti di riorganizzazione perfettamente genuini sotto il profilo fiscale possano divenire oggetto di censura solo per carenze informative e di processo, molto spesso figlie di superficialità o pigre consuetudini societarie
La stabilità della governance va affrontata prima che subentrino le generazioni successive, senza attendere salti generazionali che potrebbero generare conflitti
Sotto il profilo della finanza, è necessario che si attui una nuova linea di pensiero che sposi l’idea di dotare le imprese di risorse senza obbligo di restituzione. La liquidità vera è solo quella che deriva da forme di apporto a titolo di equity.
La preoccupazione di porre in essere atti straordinari censurabili da parte dell’Agenzia delle Entrate sta determinando un aumento degli interpelli antielusivi presentati dai contribuenti, molto spesso anche per fattispecie minori.
Secondo l’articolo 1965 del Codice civile la transazione è il contratto con il quale le parti, facendosi reciproche concessioni, possono creare, modificare o estinguere anche rapporti diversi da quello che ha formato oggetto della pretesa e della contestazione delle parti, ponendo fine a una lite già incominciata o prevenendone una che può sorgere tra loro.
Vanno motivate in modo adeguato, negli atti societari e nella documentazione contrattuale, le ragioni extrafiscali che spingono all’operazione
L’art. 101 comma 5 del DPR 917/86 (TUIR) stabilisce che le perdite su crediti possono essere dedotte se risultano da “elementi certi e precisi” e che questi sussistono – tra l’altro – quando il diritto alla riscossione è prescritto, sulla base delle disposizioni di legge inerenti.