
Necessario recuperare terreno per aumentare la produttività, l’innovazione e l’occupazione, garantendo al contempo un accesso più ampio all’istruzione e alla cultura capaci di colmare i divari territoriali
Necessario recuperare terreno per aumentare la produttività, l’innovazione e l’occupazione, garantendo al contempo un accesso più ampio all’istruzione e alla cultura capaci di colmare i divari territoriali
SRM ha lavorato alla nuova ricerca della collana “Un Sud che Innova e Produce”. Dalle analisi effettuate si rileva che investire e sviluppare l’industria del Sud abbia ricadute per tutta l’Italia: un investimento di 100 euro in quest’area genera una ricaduta di 54 euro nel Centro-Nord
Maggiore è la quota di istruzione dei dipendenti con le giuste e aggiornate competenze e migliore sarà la produttività dell’impresa
Dall’indagine è emerso che le aree di intervento all’interno del PNRR che interessano più direttamente le imprese riguardano gli investimenti in innovazione sostenibile, nella digitalizzazione e nella ricerca avanzata in connessione con il sistema pubblico e privato
Nei prossimi anni per il Sud saranno disponibili oltre 200 miliardi di euro. Un’occasione imperdibile per il perseguimento di una ripresa strutturale, sostenibile e durevole dell’economia nazionale
L’obiettivo sarà quello di migliorare le pratiche di produzione del cibo, preservando la qualità dei suoli, diversificando le colture, minimizzando l’utilizzo di fertilizzanti, promuovendo l’agricoltura organica supportata da quella di precisione, riducendo il consumo di acqua ed energia e l’emissione di gas serra
Cause, impatti e durata di uno degli effetti del Covid-19 che non mostra segni di rallentamento
I fondi comunitari per il 2021-2027 e il Recovery Fund potrebbero anche essere canali per arricchire gli incentivi e la dotazione di risorse e rendere ancor più conveniente investire nel Sud di quanto non lo sia già
Alcuni studi di SRM stimano che 100 euro investiti al Sud destinati ai settori innovativi generano un impatto endogeno più elevato, pari a 50,6 euro, ossia +20% rispetto a investimenti nei comparti tradizionali
Secondo il Rapporto di SRM il nostro Paese, con il Mezzogiorno in prima fila, deve migliorare l’efficienza portuale e valorizzare la sua catena logistica. ZES, ZLS e intermodalità possibili chiavi per il rilancio in una visione sostenibile