La Commissione EU ha illustrato misure per una visione all’avanguardia delle dogane
ACCORDO UE/SINGAPORE: CAMBIO NELLE REGOLE DI ORIGINE
La sola dichiarazione di origine in fattura non basta più. Necessaria la registrazione al sistema REX
Anno 2021…Happy New Brexit
A partire dal 1 gennaio 2021, cambieranno radicalmente le regole e le procedure per poter effettuare operazioni di import ed export con il Regno Unito. Nuovi iter doganali per il commercio e tante conseguenze per le aziende
L’Europa: convince pochi, ma migliora la qualità del quotidiano di molti
A dodici anni dall’introduzione dell’euro, che segna nel bene e nel male uno dei momenti più alti di integrazione, viviamo un momento di delusione collettiva purtroppo legittimato dalla reazione ad una crisi economica che invece di unire ha diviso i Paesi dell’Unione Europea
Fisco, pressing alto sulle imprese italiane
Per Alessandro Fontana – Centro Studi Confindustria – la comparazione europea del livello di tassazione sul reddito aziendale e sul lavoro fa emergere un ampio divario tra il nostro e gli altri Paesi, che si traduce in minore competitività e, a cascata, in una minore attrattività per gli investimenti, non solo dall’estero. Il gap riguarda tutte le imposte che incidono sull’attività di impresa, ma in modo particolare quelle che pesano sul lavoro
Check-up Mezzogiorno, il monito di Confindustria al ministro Trigilia: «I fondi Ue non spesi vanno concentrati su industria e lavoro»
Nel periodo tra la metà del 2013 e la fine del 2015, vanno spese risorse per circa 30 miliardi di euro, senza contare che dal primo gennaio 2014 prenderà il via anche il nuovo periodo di programmazione 2014-2020, nel corso del quale il nostro Paese potrà contare su oltre 28 miliardi di euro di fondi strutturali, di cui oltre 20 per le sole Regioni meridionali, maggiormente in ritardo
Nuova Direttiva UE sulle conciliazioni, ritorna nel nostro Paese la mediazione
Era nell’aria e ora è diventato realtà: il Paese ha scelto di fare ritorno alla mediazione obbligatoria. Lo avevano chiesto, infatti, a gran voce i Saggi di Napolitano, il Governatore della Banca D’Italia, la Commissione Europea, Confindustria, e naturalmente i 900 e oltre organismi di mediazione, giuristi e magistrati e altri.
Quattro milioni di cause civili (nei diversi gradi) pendenti non sono certo un dato trascurabile, così l “decreto del fare” ha preso atto della necessità di tornare a valorizzare strumenti di risoluzione alternativa delle controversie al fine di rimuovere alcuni tra i tanti ostacoli alla ripresa economica.