Luca Ravagnan, amministratore delegato e cofondatore di Wise – startup biomedicale, nata a Milano nel 2011 e vincitrice all’ultima edizione del Premio BP – ci ha spiegato come la tecnologia brevettata e sviluppata consente di fabbricare elettrodi completamente flessibili e più sottili degli attuali, e quindi non soggetti a rotture, né a spostamento o all’induzione di danni nei tessuti in cui sono impiantati.
Questo migliorerà la vita dei pazienti, che non rischieranno più di necessitare nuove delicate operazioni chirurgiche per la loro sostituzione, ridurrà i costi per i sistemi nazionali, e aprirà la strada alla realizzazione di nuovi elettrodi per la cura di nuove patologie