In questo contesto ancora precario, l’assicurazione crediti svolge il suo ruolo di selezione, indirizzo e tutela del buon fine delle forniture a dilazione delle aziende che producono beni o servizi, proponendosi come uno strumento flessibile e affidabile per ridurre l’impatto fortemente negativo che una improvvisa mancanza di liquidità potrebbe generare all’impresa
L’Italia si appresta a chiudere il 2013 registrando la seconda recessione consecutiva (PIL -1,8%), ma un percorso di stabilizzazione graduale sembra già avviato.
A partire dal secondo semestre 2013 il miglioramento del clima di fiducia da parte delle imprese consentirà un lieve recupero, che dovrebbe permettere al PIL di crescere del +0,3% nel 2014, grazie al positivo contributo della bilancia commerciale e a una contrazione più moderata della domanda interna.
Michele Pignotti, Capo della Regione Paesi Mediterranei, Medio Oriente e Africa di Euler Hermes afferma: «Il rallentamento del numero degli insoluti tra le imprese è sintomo ormai che “l’effetto scrematura” tra le aziende meno solide finanziariamente è terminato, mentre, la crescita degli importi medi è lo specchio di una realtà fortemente deteriorata che non risparmia nemmeno le aziende più strutturate in termini di risk management».
La mancata onorabilità dei debiti è poi ancora fortemente condizionata dai tempi di pagamento delle fatture tra imprese private, che supera ampiamente i 100 giorni in Italia.
«Un miglioramento delle abitudini di pagamento, insieme alla ripartenza dell’economia nazionale, potranno rappresentare nel 2014 quella giusta miscela per ridurre i rischi d’insolvenza commerciale tra le imprese», conclude Pignotti.
I livelli di rischiosità delle transazioni commerciali nel mercato interno saranno ancora molto elevati per tutto il 2013 nella maggior parte dei settori del “made in Italy”.
Entrando nel dettaglio settoriale, soffrono le Commodities che sono sopra i livelli pre-crisi del 2007 e sopra al picco della crisi registrato nel giugno del 2009, in termini di numerosità dei debiti non onorati (rispettivamente +59% e +47%), con in primis il comparto dell’energia e dei carburanti, fortemente caratterizzato da una bassa marginalità e da un’elevata necessità di circolante. Segnali di parziale ripresa dal Tessile, dove alcuni distretti hanno saputo collocarsi sulla fascia alta, crescendo al di fuori dell’Europa. Indicatori in miglioramento sul mercato interno anche per il Food, la Carta e l’Automotive.
Il Food si conferma il settore anticiclico per definizione e uno dei motori trainanti del made in Italy mostrando segnali di miglioramento nelle dinamiche di pagamento. Contribuiscono positivamente al trend del settore una gestione di cassa più oculata (1°semestre 2013) dovuta anche all’implementazione della legge 62 sui tempi di pagamento, e una maggiore razionalizzazione delle reti distributive (in particolare GDO e commercio all’ingrosso).
Per il cartario le buone performance sono confermate dal tissue, grazie al volano dell’export e dalle carte speciali di cui l’Italia mantiene importanti nicchie produttive; nell’automotive, nonostante la crisi delle immatricolazioni, resiste stabilmente il mercato degli OEM (Original Equipment Manufacturer) e della ricambistica per il comparto auto.
Sul fronte regionale, a settembre 2013 rispetto ai livelli del 2007, quattordici Regioni sono al di sotto nella numerosità dei mancati pagamenti. Preoccupa, invece, la “severità” che a settembre, rispetto allo stesso periodo del 2012, nel Lazio è raddoppiata a causa delle difficoltà del comparto servizi e di quello delle costruzioni, mentre, in Friuli e in Umbria l’incremento supera il 50% e in Lombardia – motore economico dell’Italia – tocca il +19%.
Entrando nel dettaglio della Campania, il PIL registrato nel 2012 (-2,1%) è in linea con quello della media nazionale. Il trend proseguirà anche nel 2013 con una flessione che si aggira ancora intorno ai due punti percentuali, mentre nel 2014 è prevista una variazione del prodotto regionale lordo intorno allo zero. La quota campana sull’export nazionale è intorno ai due punti e mezzo in percentuale, al decimo posto fra le regioni italiane. Nel primo semestre 2013 le esportazioni campane hanno registrato una leggera crescita (+0,2%), quelle agroalimentari hanno raggiunto quota 1,2 miliardi di euro, in aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri da record sia in quantità che in qualità per la vendemmia 2013. I settori merceologici della regione che hanno registrano le migliori performance sui mercati internazionali sono stati il chimico, l’energetico, la meccanica e il metallurgico, mentre il settore dei mezzi di trasporto (automotive, cantieristica e aeronautica) ha registrato una crescita molto più modesta. In terreno leggermente positivo anche il calzaturiero e il comparto abbigliamento. I prodotti da forno, i farinacei, il cuoio conciato e la pelletteria sono i punti di forza dell’Irpinia sui mercati esteri. A questo si unisce l’importante leva del turismo.
Analizzando i pagamenti tra le imprese regionali, a settembre 2013 il tasso di incidenza dei mancati pagamenti era inferiore ai livelli pre-crisi di fine 2007, segno che il peggio della crisi è ormai alle spalle. In calo rispetto al 2012 la frequenza (numero), mentre risulta ancora in crescita la severità. In difficoltà le piccole imprese, specie nel comparto delle costruzioni (la domanda di nuovi mutui è in continuo calo) e del commercio.
Proprio in questo contesto l’assicurazione crediti svolge il suo ruolo di selezione, indirizzo e tutela del buon fine delle forniture a dilazione delle aziende che producono beni o forniscono servizi, proponendosi come uno strumento flessibile e affidabile per ridurre l’impatto fortemente negativo che una improvvisa mancanza di liquidità potrebbe generare all’impresa.
La polizza credito, tra l’altro, si propone non solo contratto di natura indennitaria, ma come una agevole guida per sviluppare in sicurezza le vendite su mercati esteri di cui spesso non si conoscono né la solvibilità dei clienti, né le abitudini di pagamento, né la legislazione locale.
Per maggiori informazioni:
Agenzia Generale Euler Hermes della Campania (rif. Riccardo Raffaele)
Via San Josè Maria Escrivà, 62 – 81100 Caserta
Tel. +39 0823.472573 – ag_gen_campania@eulerhermes.com