Maria Cristina Ferradini è l’autrice di “Umano digitale. L’Italia al bivio”, il libro edito da Marsilio che indaga sulle leve strategiche sulle quali fondare il nostro futuro
Che cosa sarebbero stati gli anni quaranta, cinquanta, sessanta senza i trasporti, e quindi senza treni, autostrade, aerei, ferrovie? Ci sarebbe stato lo stesso il boom economico o piuttosto avremmo assistito a uno sviluppo immobile, localizzato, stretto dentro precisi confini territoriali? Oggi i nuovi trasporti sono le reti, e viaggiano a una velocità impensabile rispetto al giorno in cui Martin Cooper fece la prima telefonata cellulare al mondo. Che cosa è cambiato da allora?
Come sono cambiati la relazione sociale, il territorio e soprattutto l’uomo, in questi quarant’anni digitali? Imprese, istituzioni, scuola hanno colto la portata del cambiamento o piuttosto lo subiscono o peggio ne rimangono impermeabili?
Con linguaggio chiaro e immediato, l’autrice, attraversando i tempi e modi della rivoluzione digitale, offre spunti per una lettura nuova dei tempi moderni, e contribuisce a una riflessione sul paese Italia e sulle leve strategiche sulle quali fondare il nostro futuro.
Marsilio Editori
pp. 128, Euro 15,00