Una partnership di valore per promuovere la centralità del ruolo della formazione e della persona e assistere le organizzazioni nel miglioramento delle prestazioni e nel conseguimento di vantaggio competitivo, minimizzando l’utilizzo di risorse e gli impatti socio-ambientali
Il termine Produzione Snella (Lean Production) è stato coniato nel 1992 da due ricercatori del MIT di Boston, James Womack e Daniel Jones che, nel loro best-seller “La Macchina che ha cambiato il mondo”, hanno descritto in dettaglio il sistema di produzione che ha permesso all’azienda giapponese Toyota di ottenere risultati nettamente superiori rispetto a tutti i propri competitor. Negli anni della prima crisi petrolifera, che nel 1973 colpì e paralizzò l’intera economia mondiale, la Toyota, nonostante un aumento dei costi di approvvigionamento, continuò a incrementare i propri profitti. L’aspetto sorprendente era che l’impresa, pur non potendo sfruttare le enormi economie di scala e di esperienza delle aziende americane, le quali disponevano di maggiori spazi e consolidata expertise, continuava ad ottenere un EBIT ampiamente superiore rispetto a quello delle “big 3” (Ford General Motors e Chrysler), che negli anni ’80 ridussero inesorabilmente le proprie quote di mercato.
Da allora, migliaia di organizzazioni eccellenti nel mondo hanno adottato il modello Lean, nell’industria come nei servizi, in quanto applicabile a tutti i processi operativi e, quindi, non solo strettamente produttivi, ma anche logistici, amministrativi o di progettazione e sviluppo del prodotto.
Negli anni, il modello della Lean Production è stato affinato, assumendo anche altre denominazioni, quali Lean Organization, Lean Manufacturing, Lean Service, Lean Office, Lean Enterprise e, persino, Lean Thinking (Pensiero Snello), a indicarne la natura di “filosofia” industriale che ispira, sostanzialmente, tutti i metodi e le tecniche. Sebbene alcuni dei principi fondanti il Toyota Production System (TPS) siano precedenti alla fondazione dell’azienda giapponese, il merito di Taiichi Ohno, ingegnere della Toyota e padre del TPS, è stato quello di codificare tale approccio, incentrato sul concetto di “valore”, declinandolo in suggerimenti operativi e attività concrete.
In virtù di tale premessa, l’impegno che la società di formazione e consulenza Virvelle sta profondendo è quello di offrire supporto alle aziende del territorio campano, e non solo, muovendo dai pilastri che sorreggono il Lean Thinking. Il motivo per cui tale approccio, oggi più che mai, è fondamentale e imprescindibile è da ricondursi a 3 P, Process, Planet e People.
Process. Nel corso della storia, qualsivoglia momento di contrazione economica, come quello che sta perdurando nei paesi, cosiddetti, a economia avanzata, ha generato un comprensibile fenomeno di attenzione selettiva verso i temi dell’efficienza produttiva e del miglioramento dei processi.
La Lean Manufacturing ha il suo focus nella mappatura del flusso di valore e nella misurazione dei diversi tempi ciclo, in modo da sincronizzare la sequenza di attività. Tale approccio rappresenta la premessa necessaria per qualsiasi progetto di digitalizzazione nell’ottica dell’industria 4.0, poiché se il processo presenta sprechi e incoerenze, la mera introduzione delle nuove tecnologie altro non fa che trasformare “errori analogici” in “errori digitali”.
Planet. Tema altrettanto centrale nelle agende operative delle imprese produttive e di servizi di oggi è quello della sostenibilità, da intendersi come la ricerca dell’efficienza e il rispetto dell’ambiente naturale, sia nel processo di approvvigionamento delle risorse, che in termini di emissioni ed esternalità negative. La filosofia Toyota ha nel proprio DNA i principi teorici nonché le prassi operative della gestione socialmente responsabile, da prima che i temi della green economy diventassero una moda e, poi, una necessità. Lean vuol dire ricercare con metodo i “muda”, ovvero gli sprechi, onde ridurli e, ove possibile, eliminarli del tutto.
People. “Il popolo giapponese è il primo patrimonio del Giappone”, scriveva l’antropologo francese Claude Lévi-Strauss, che nella sua vita amò moltissimo il Sol Levante e che, in questa affermazione, pare aver individuato il fulcro della filosofia Toyota. Ogni percorso di miglioramento, come quelli che attualmente il mercato con frequenza obbliga a intraprendere, richiede il coinvolgimento del singolo individuo, ascoltato, formato e responsabilizzato.
È proprio alla luce di tali considerazioni che Virvelle – società salernitana di consulenza e formazione, nonché Agenzia per il Lavoro – ha promosso una interessante partnership con l’Istituto Lean Management (ILM), che da anni ha l’obiettivo deliberato di assistere le organizzazioni nel miglioramento delle proprie prestazioni e conseguimento di vantaggio competitivo, minimizzando l’utilizzo di risorse e gli impatti socio-ambientali. I corsi promossi da Virvelle, in sinergia con l’ILM, e curati dal docente Mario Testa, professore Associato del DISA-MIS dell’Università degli Studi di Salerno, intendono promuovere la centralità del ruolo della formazione e della persona, condividendo appieno uno dei claim più rappresentativi della casa automobilistica nipponica, secondo cui “Toyota non costruisce auto, ma forma persone che costruiscono auto”.