Welfare aziendale: benefici per migliorare la vita delle famiglie

Cresce sempre di più l’attenzione verso il welfare aziendale, cioè quell’insieme di beni, servizi e iniziative finalizzate ad accrescere il potere di spesa, il benessere e la salute di chi svolge un’attività lavorativa. 


Il livello di welfare diventa un parametro indiscutibile per stabilire il benessere all’interno dell’azienda, e quindi del suo stato di salute. Con sempre maggiore frequenza le imprese decidono di erogare ai loro dipendenti bonus, auto aziendali, buoni pasto e tanti altri benefit.

Una recente analisi, condotta dal Centro Ricerche Aidp, ha scattato un’istantanea precisa del livello di welfare aziendale in Italia. Otto imprese su dieci hanno un programma specifico di welfare aziendale, mentre chi non ce l’ha sta seriamente pensando di attivarlo.

Inoltre, il 70% dei direttori HR, cioè le figure dirigenziali che si occupano delle risorse interne, non ha sospeso il programma nell’ultimo anno. Nonostante il periodo complesso determinato dall’ondata di pandemia, le ditte continuano quindi a tenere in grande considerazione il benessere dei loro collaboratori.

A conferma di questo trend, anche Stefania Rausa, direttore Marketing e Comunicazione di Edenred Italia, società impegnata nell’erogazione di soluzioni di welfare per aziende, ha evidenziato come nonostante le difficoltà legate alla pandemia le aziende non hanno interrotto l’erogazione dei benefit.

Edenred ha, infatti, lanciato sul mercato diversi strumenti, tra i quali spiccano i buoni acquisto che hanno riscontrato un notevole successo. Si chiamano per la precisione Ticket Compliments, appunto buoni acquisto per lo shopping, il carburante o la spesa al supermercato, anche online.

Una soluzione vantaggiosa per i dipendenti, che vedono aumentare il loro potere d’acquisto, e per le aziende che possono adempiere ai vari contratti nazionali collettivi di categoria, come quelli dei metalmeccanici.

Il futuro delle imprese sarà quindi sempre più orientato al perseguimento di politiche a sostegno dei dipendenti, fornendo prodotti vasti ed eterogenei per accontentare ogni necessità. In tale ottica sono due le novità di questo periodo che meritano di essere attenzionate.

Una è la maggiore detassazione per i fringe benefit, che potrebbe essere prolungata per il futuro. L’altra novità riguarda lo smart working, una modalità di lavoro diventata obbligatoria per fare fronte al periodo di pandemia.

Alcune imprese hanno deciso di continuare a lavorare in smart working, altre invece stanno optando per il rientro in ufficio. In entrambi i casi è necessario perseguire politiche trasversali e flessibili, finalizzate al welfare aziendale a 360°, anche per i mesi e gli anni futuri.