Il Viceministro Bubbico precisa: «I soldi serviranno ai servizi di cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti. Vogliamo colmare il divario del Sud rispetto al resto del Paese»
“Sosteniamo il presente, costruiamo il futuro”: questo lo slogan che accompagna il Piano di azione e coesione – presentato stamattina (9 luglio) al Viminale – mirato ai servizi di cura nei territori ricompresi nelle 4 regioni dell’obiettivo Convergenza (Puglia, Campania, Calabria e Sicilia) per ampliare l’offerta dei servizi all’infanzia (0-3 anni) e agli anziani non autosufficienti (over 65). Obiettivo principe quello di ridurre il gap di offerta del Sud rispetto al resto del Paese.
A presentarlo il viceministro Bubbico, il capo di Gabinetto del ministro, prefetto Procaccini, e l’Autorità di gestione del Piano d’azione per la Coesione, prefetto Riccio.
In apertura della conferenza, Bubbico ha rimarcato come tali iniziative vanno «nella direzione di connotare il ministero dell’Interno come ministero dei diritti e della difesa dei diritti dei più deboli». Proprio in capo al ministero dell’Interno, infatti, è stata incardinata l’Autorità di gestione del Il PAC-Servizi di Cura per l’infanzia e gli anziani non autosufficienti.
Il Pac ha una dotazione di oltre 730 milioni di euro da spendere in tre anni che, secondo il Viminale, saranno utili per incrementare il capitale sociale nelle quattro regioni interessate dal Piano.
Per la buona riuscita del Programma – come sottolineato – importante è il coinvolgimento del “privato sociale”.
I progetti saranno poi monitorati per misurarne gli effetti così da servire anche da cartine di tornasole per stimare la validità e l’efficacia di queste politiche di sostegno e migliorarle laddove risulti necessario.
Per meglio divulgare le corrette modalità per la stesura dei progetti, a stretto giro, saranno organizzate delle giornate formative nelle prefetture capoluogo e delle “task force” ad hoc composte da tecnici a beneficio e supporto dei Comuni interessati.