Luca Ravagnan, amministratore delegato e cofondatore di Wise – startup biomedicale, nata a Milano nel 2011 e vincitrice all’ultima edizione del Premio BP – ci ha spiegato come la tecnologia brevettata e sviluppata consente di fabbricare elettrodi completamente flessibili e più sottili degli attuali, e quindi non soggetti a rotture, né a spostamento o all’induzione di danni nei tessuti in cui sono impiantati.
Questo migliorerà la vita dei pazienti, che non rischieranno più di necessitare nuove delicate operazioni chirurgiche per la loro sostituzione, ridurrà i costi per i sistemi nazionali, e aprirà la strada alla realizzazione di nuovi elettrodi per la cura di nuove patologie
Dottor Ravagnan, ci racconti la sua azienda, il suo progetto. Quand’è nato, quali sono gli obiettivi, i punti di forza, il percorso fin qui seguito.
WISE S.r.l. (Wiringless Implantable Stretchable Electronics – www.wisebiotech.com) è una startup biomedicale, nata a Milano nel 2011 dall’unione di quattro soci scientifici con consolidata esperienza nei campi delle nano- e bio-tecnologie e un socio finanziario (Agite! S.p.A.).
WISE ha la missione di produrre elettrodi per neurostimolazione per la cura del dolore cronico e del Parkinson mediante una tecnologia proprietaria che consente di inserire microcircuiti elettronici biocompatibili su gomma (ad esempio su siliconi).
La storia della tecnologia su cui si fonda l’attività di WISE inizia nel 2009, quando i 4 soci scientifici si imbattono in un imprevisto sperimentale nel corso di un esperimento di scienza dei materiali presso il centro di ricerca CIMAINA (presso l’Università degli Studi di Milano).
Tale imprevisto ben presto si dimostrò essere la scoperta di una nuova tecnologia, battezzata Supersonic Cluster Beam Implantation (SCBI), con importanti ricadute applicative. Grazie a tale tecnica era, infatti, possibile incorporare circuiti elettronici complessi su manufatti di plastica o gomma, e tali circuiti erano in grado di sostenere, senza danneggiarsi, grandi deformazioni oltre ad essere altamente biocompatibili. I soci scientifici si accorsero ben presto che nessuna tecnica precedentemente sviluppata aveva simili caratteristiche e quindi, compreso il suo potenziale, depositarono nel 2010 una domanda di brevetto a sua protezione (domanda italiana MI2010A000532, concessa nel 2013 ed estesa nel 2011 a PCT – PCT/EP2011/054093). Pochi mesi dopo il deposito del brevetto, i soci scientifici furono in grado di convincere un socio finanziario, Agite! S.p.A., delle grandi potenzialità commerciali della tecnologia, ed insieme ad esso fondarono la società nel febbraio del 2011.
Oggi WISE è una società ancora giovane, ma che sta crescendo velocemente inanellando un successo dietro l’altro. Ad oggi la società ha consolidato la tecnologia SCBI (portandola dalla scala di laboratorio ad una idonea alla produzione di dispositivi) e sta sviluppando i prototipi dei propri prodotti. Sono già in corso collaborazioni con centri clinici italiani specializzati nel trattamento di patologie neurodegenerative e, nei prossimi mesi, inizierà il processo di validazione per-clinica e clinica dei prodotti che consentirà di ottenere la marcatura CE nel 2016 e quindi la loro commercializzazione. Ad oggi le persone che lavorano per la società sono cinque, e altre 3 collaborano attivamente.
A partire dalla sua fondazione, WISE e i suoi soci hanno vinto 8 premi per l’innovazione, 2 business plan competition, e 6 premi per il “Best Pitch” in altrettanti investor meetings internazionali, a riconoscimento dell’innovatività della tecnologia e della sostenibilità del modello di business della società. In particolare WISE si è affermata nel 2012 come una delle migliori 10 startup europee nell’ambito dello European Venture Contest (su 800 partecipanti).
Nella motivazione del Premio Best Practices, si legge che le potenzialità di mercato del progetto sono “internazionali”. Avete già deciso come muovervi sul mercato, dove potreste espandervi e perchè?
WISE ha la missione di utilizzare la tecnica innovativa ideata dai propri fondatori per sviluppare, produrre e commercializzare una nuova classe di elettrodi per neuromodulazione del midollo spinale e del cervello. Già oggi simili elettrodi esistono sul mercato, i quali sono inseriti chirurgicamente all’interno del cervello, sul midollo spinale, o in prossimità di altri nervi al fine di stimolarli con piccoli impulsi elettrici. Grazie a tale stimolazione si è in grado di curare con successo i sintomi di patologie come il dolore cronico, l’epilessia, la distonia e il morbo di Parkinson, ed è in fase di studio l’applicazione della neurostimolazione alla cura dell’Alzheimer o per la riabilitazione di pazienti paraplegici.
Gli elettrodi per la neurostimolazione oggi esistenti sono però dei “semplici” fili elettrici che sono flessibili ma non estensibili e che impiantati nell’organismo umano possono “spostarsi” o addirittura rompersi, a seguito dei movimenti che i pazienti compiono durante la vita di tutti i giorni. Quando queste complicazioni accadono a un elettrodo utilizzato per neurostimolazione, il dispositivo smette di funzionare e si deve sottoporre nuovamente il paziente a una delicata e costosa operazione chirurgica per sostituire l’elettrodo, con conseguenti gravi rischi per il paziente e alti costi per il sistema sanitario nazionale.
La tecnologia brevettata e sviluppata da WISE consente di fabbricare elettrodi completamente elastici, e quindi non soggetti a rotture, e più sottili e flessibili degli attuali, e quindi non soggetti a spostamento o all’induzione di danni nei tessuti in cui sono impiantati.
Questo migliorerà la vita dei pazienti, che non rischieranno più di necessitare nuove delicate operazioni chirurgiche per la loro sostituzione, ridurrà i costi per i sistemi nazionali, e aprirà la strada alla realizzazione di nuovi elettrodi per la cura di nuove patologie. Gli elettrodi di WISE saranno in commercio dal 2016, ma la società è già oggi in contatto con alcune le principali multinazionali biomedicali del settore, in vista di possibili attività di co-sviluppo di prodotti specifici.
Riguardo al mercato di riferimento di WISE, quello della neuromodulazione è uno dei campi a maggior crescita su scala mondiale nel settore medtech (nel 2012 pari a 4600M$ con CAGR del 15%), trainato dai notevoli successi ottenuti nella cura delle patologie neurodegenerative attraverso l’impianto di elettrodi stimolatori, dal progressivo aumento dell’uso di neuromodulatori (la cui azione è selettiva) rispetto all’uso dei farmaci (non selettivi, di efficacia limitata e con importanti effetti collaterali) e dall’invecchiamento della popolazione.
Il mercato della neuromodulazione è caratterizzato da tre multinazionali principali (Medtronic, Boston Scientific e St. Jude) e diverse aziende di medie dimensioni (specializzate in patologie specifiche). Tutte queste aziende esternalizzano la produzione degli elettrodi in aziende di medie dimensioni, che rappresentano quindi i veri concorrenti di WISE. Tutte queste aziende producono elettrodi mediante l’uso di “semplici” cavi elettrici rigidi soggetti ai problemi di rottura e dislocazione precedentemente descritti.
L’obiettivo di WISE è di sostituire i propri elettrodi a quelli attualmente presenti sul mercato, affermando la propria tecnologia come lo standard per la produzione di elettrodi impiantabili.
WISE affronterà inizialmente il mercato europeo, per poi nel medio termine espandersi al mercato USA e quindi a quello dei principali paesi mondiali ove la neurostimolazione è ampiamente utilizzata.
Farete tutto da soli o chiederete una mano a qualche investitore? Se sì, perché il vostro progetto e non un altro è meritevole di fiducia e credito?
WISE dal suo primo giorno di attività fonda lo sviluppo dei propri prodotti su investimenti di soci finanziari, oltre che su numerosi finanziamenti di progetti di ricerca cui WISE ha avuto accesso a seguito della partecipazione a bandi pubblici.
Riguardo agli investitori, WISE è stata fondata nel 2011 grazie a un primo investimento da parte della società Agite! SpA (la quale ha fornito oltre ai capitali un essenziale supporto manageriale), al quale si è aggiunto nel 2012 un secondo investimento “Seed” da parte di Veneto Nanotech S.c.p.A.. Nei prossimi mesi la società prevede un ulteriore aumento di capitale di “Venture Capital”, che sarà supportato da investitori italiani e stranieri.
Durante i suoi due anni e mezzo di vita WISE e i suoi fondatori hanno inoltre ricevuto numerosi premi per l’innovazione che hanno riconosciuto la validità della tecnologia e del modello di business della società.
Solo per citarne alcuni, oltre al recente prestigioso Premio Up Start Paolo Traci 2013 assegnato da Confindustria Salerno, WISE ha ricevuto nel 2013 il Premio Giovani Innovatori in Francia, nel 2012 il Premio Sapio Junior per la Ricerca Italiana (conferito al CEO di WISE presso il Senato della Repubblica a Roma) e lo European Venture Contest 2012 (che ha premiato WISE come una delle migliori 10 startup europee) e nel 2011 il Premio TR35-Giovani Innovatori 2011, il Secondo premio Medical Business Idea 2011 (assegnato a Berlino dal forum internazionale “Charité Entrepreneurship Summit 2011”) e il Premio Isimbardi 2011 – Giovani Talenti (assegnato dalla Provincia di Milano). WISE ha inoltre vinto due “Business Plan competition” (Start Cup Milano Lombardia 2011 e Nanochallenge 2011) e numerosi premi per il miglior “pitch” (ovvero per la miglior presentazione dell’azienda) in “Investor meeting” internazionali.